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Il
gruppo Donne si riunisce periodicamente presso i locali della Comunità da
circa 20 anni per approfondire, nel filone della ricerca teologica e biblica
femminista, le tematiche riguardanti la condizione della donna nella chiesa e
nella società e per cercare di rimuovere gli ostacoli che ancora impediscono
il riconoscimento della sua piena dignità. Il gruppo, oltre a dare il proprio
contributo alla prassi liturgica ed esistenziale della Comunità ed a
promuovere iniziative ed incontri, organizza annualmente convegni nazionali
insieme alle altre donne del movimento delle Comunità Cristiane di base
italiane.
Si chiama "laboratorio" perché non
vuole essere una catechesi che dà ai bambini delle risposte definitive sulla
religione, ma solo un momento in cui i grandi raccontano ai piccoli la loro
fede e danno loro gli strumenti, proprio come in un laboratorio, perché i
bambini un giorno possano fare le loro scelte." L'appuntamento, per le
bambine ed i bambini da 8 a 13 anni, è nella sede della Comunità la domenica
mattina alle ore 10,30 nel periodo da ottobre a maggio. Per altre notizie vai alla
pagina del Laboratorio
di Religione. SOLIDARIETA' PER GLI IMMIGRATI La Comunità opera verso le problematiche dell’immigrazione
mediante il “Gruppo Intercultura”
che si riunisce periodicamente. I giovani della Comunità hanno dato vita ad un progetto,
denominato “La sosta”, per
offrire uno spazio di ospitalità ad alcuni gruppi di giovani Afghani, richiedenti
asilo politico, che in passato vivevano accampati nel quartiere Ostiense. La domenica sera alcuni Afghani preparano una cucina
tradizionale del loro paese che poi consumano insieme agli altri, afghani e
italiani presenti. È uno spazio per incontrarsi, danzare i balli
tradizionali, scambiarsi idee con giovani e adulti della Comunità, che a loro
volta aiutano e predispongono tutto perché questi incontri possano avvenire. (vedi volantino) La Comunità tiene anche un collegamento con il
"Coordinamento Romano Immigrati" organizzato dalla Federazione
delle Chiese Evangeliche per fornire un servizio di assistenza agli
immigrati.
SOCCORSO SOCIALE PER I PALESTINESI
Sede: Via Ostiense 152/B, Roma, fax 06-5038617, e-mail: sspalest@yahoo.it
La sosta è un momento di
pausa, di riposo, è fermarsi un po’ per poi riprendere il cammino. Così
abbiamo voluto chiamare l’incontro della domenica pomeriggio tra un gruppo
della comunità cristiana di base di S. Paolo e giovani afghani rifugiati in
Italia come richiedenti asilo. Non ci incontriamo per fare discorsi ”seri”,
come la ricerca di lavoro o di un alloggio, ci riuniamo per fare festa,
ballare, giocare, mangiare insieme piatti afghani e magari cercarsi un
angoletto, come qualcuno fa prima che la festa cominci, per pregare
quell’unico Dio, che si lascia chiamare con nomi diversi. L’incontro, aperto a tutti, è co-gestito e co-finanziato: ognuno
contribuisce come può, così nessuno si sente debitore di nessun altro.
Tutto quello che si fa, lo facciamo insieme, in modo spontaneo e
gratuitamente.
· nella
casa 8 marzo (dove viene offerta
ospitalità alle ragazze madri con i loro bambini e alle donne in difficoltà) · nella
società (corsi di
formazione, posti di lavoro, soluzioni abitative) Il MOJOCA ha potuto
svilupparsi grazie all'appoggio di numerose persone e gruppi, in Italia, in
Belgio, in Spagna, riuniti in apposite "reti di amicizia con le ragazze
e ragazzi di strada", che provvedono alla formazione di volontari che
vanno a lavorare presso il MOJOCA e finanziano quasi tutte le spese del
movimento (circa 375.000 €/anno):
stipendi degli educatori guatemaltechi, manutenzione delle case del
movimento, alimentazione, attività, borse di studio.
Amistrada –
Via Ostiense 152/b - 00154 Roma- tel 334-2185468
/fax 06-7808264 e-mail amistrada.onlus@gmail.com, sito www.amistrada.net
L’associazione
ASINITAS Onlus
(www.asinitas.org)
è
stata fondata nell’aprile 2005 con il fine di svolgere attività educative e
di accoglienza rivolte a persone migranti. Nel tempo e con
l’esperienza, l’associazione ha costituito un gruppo stabile
interdisciplinare di ricerca e azione composto da educatori, antropologi,
storici, insegnanti, psicologi, psicoterapeuti, mediatori culturali e
linguistici e video maker. Ciascun componente è portatore della propria
specificità ma è soprattutto parte del gruppo di lavoro come creatore e autore
di pratiche e azioni sociali. L’associazione è attiva negli ambiti
dell’accoglienza, dell’educazione-formazione, della produzione audiovisiva di
documentari sui temi della migrazione e dell’espatrio forzato, della
testimonianza e della cura di persone vittime di violazioni dei diritti
umani. ·
creare
e mantenere contesti educanti di accoglienza attraverso una metodologia
laboratoriale orientata alla creazione di comunità di apprendimento ·
rendere possibile
attraverso processi individuali e collettivi l’esistenza e la
rappresentazione di voci capaci di testimoniare i contorni e le radici della
condizione dell’esilio e delle migrazioni Punto fondante la metodologia dell’associazione è che questi contesti vadano costruiti insieme agli stranieri stessi. L’approccio è centrato sul desiderio espressivo e sulle possibilità di sviluppo degli individui e dei gruppi, favorendo l’incontro della persona “nel suo corpo e nella sua storia”, cercando di ridare valenza nella teoria e nelle pratiche ai concetti di educazione attiva, ospitalità, convivialità, scambio e confronto interculturale. Con il contributo della fondazione
lettera27, dell’ufficio 8xmille della Tavola Valdese e della fondazione Charle Magne, Asinitas Onlus,
del Municipio Roma 11, dell’Assessorato alla cultura, spettacolo e sport della
Regione Lazio, coordina a Roma una scuola di italiano per donne e madri
straniere, laboratori manuali espressivi per bambini, un laboratorio
artigianale “Giorni di carta”, uno spazio d’ascolto per donne e famiglie
italiane e straniere. Coordina inoltre sempre a Roma una scuola di italiano
per rifugiati e richiedenti asilo, corsi di formazione per insegnanti,
operatori ed educatori, laboratori informatici finalizzati alla costruzione
di blog con gli studenti delle scuole di italiano. All’ interno del progetto
“Archivio delle memorie migranti”, che comprende cerchi narrativi, laboratori
di scrittura e di auto-narrazione, dal 2006 si sta sviluppando la produzione
di video-testimonianze e documenti audiovisivi su memorie, percorsi e
contesti di vita delle persone migranti. Il progetto denominato Miguelim
è stato selezionato dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali come
seconda migliore buona pratica di accoglienza rivolta a donne migranti a
livello nazionale.
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