Comunità Cristiana di Base di san Paolo - Nuova Proposta -
Rete Evangelica Fede ed Omosessualità
Roma - Eucarestia del 17 giugno 2007
accoglienza: comunità di
affetti
Inizio
Signore
siamo alla tua presenza per accogliere la tua parola e impegnarci a metterla in
pratica!
Canto iniziale
Siamo arrivati – pag. 70
“Il regno di Dio è
simile ad una rete gettata nel mare, la quale ha raccolto pesci di ogni genere.” (Matteo13, 47)
Lo straniero, il diverso
non è “là fuori”, rassicurante estraneità; rassicurante perché sappiamo come
possiamo difenderci da essa. E’ qui dentro – ci abita.
(Edmond Jabès)
Ascolto
Introduzione al tema
Da Judith Butler “La rivendicazione di Antigone”
ottobre 2003
….
Naturalmente sollevo
questi interrogativi oggi, in un’epoca in cui la famiglia viene
idealizzata in modi nostalgici e sotto diverse forme culturali, in un’epoca in
cui il Vaticano protesta contro l’omosessualità non solo in quanto attacco alla
famiglia ma anche invocando l’idea di umano, laddove il diventare umani, per
alcuni, richiede la partecipazione della famiglia nel suo senso normativo.
….
Una riflessione sulla famiglia (F.T.)
La famiglia: società
perfetta, ideale modello e nucleo costitutivo di una nazione, anzi di un mondo
ordinato privo di violenza e fondato sull’amore fra tutti i suoi membri,
categoria universale del pensiero “naturale”.
La famiglia: mito
insostituibile e insostituito di tutti i regimi autoritari del
mondo, bandiera mai ammainata di tutti i conservatorismi, cellula
“naturale” naturalmente vocata all’obbedienza di tutte le religioni
gerarchicamente strutturate.
La famiglia: luogo
storicamente determinato di convivenza economicamente obbligata,
statisticamente sede privilegiata di delitti sanguinosi e di commerci economici
e carnali fondati sulla forza e sulla violenza.
La famiglia: struttura
eterosessuale in cui si perpetua il rapporto storicamente gerarchico dell’uomo
sulla donna, del forte e autoritario che nega diritti e
rispetto al debole e fragile.
La famiglia: punto di
scambio e di elaborazione delle ideologie e delle religioni fondate
sull’ipocrisia della borghesia, alimentata e propagandata fra tutti gli strati
sociali.
Famiglie: in cui il dono
della continuità dell’amore fedele, spesso esemplare in rapporti precari
liberamente scelti, sembra fortuita e felice eccezione, luce di speranza in un
mondo oscuro, malgrado convenzioni delle chiese e leggi dello Stato.
Letture
Genesi 18, 1-14
Abramo
abitava presso le querce di Mamre. Un giorno, nell’ora più calda, mentre stava
seduto all’ingresso della sua tenda, gli apparve il Signore. Abramo alzò gli occhi
e vide tre uomini in piedi, davanti a lui. Appena li vide all’ingresso della
tenda, subito corse loro incontro, si inchinò fino a terra e disse:
- Mio signore,
ti prego, non andare oltre. Fermati. Sono qui per servirti. Vi farò subito portare
dell’acqua per lavarvi i piedi. Intanto, riposatevi sotto quest’albero. Poi vi
darò qualcosa da mangiare. Dopo esservi ristorati, potrete continuare il vostro
viaggio. Non dovete essere passati di qui inutilmente.
- Va
bene, - risposero, - fa’ come hai detto.
Abramo
entrò in fretta nella tenda, da Sara.
- Presto,
- le disse, - impasta tre razioni di fior di farina e prepara alcune focacce.
Egli
stesso corse dove teneva gli animali, scelse un vitello tenero e buono e lo
diede a un servitore che subito si mise a prepararlo. Prese del burro, del
latte, la carne che era stata preparata e portò tutto agli ospiti. Mentre essi
mangiavano sotto l’albero, egli stava in piedi accanto a loro. Alla fine gli
chiesero:
- Dov’è
tua moglie Sara?
- Nella
tenda, - rispose Abramo.
Il
Signore disse:
“Io
ritornerò sicuramente da te l’anno prossimo e allora tua moglie Sara avrà un
figlio.”
Sara stava ascoltando all'ingresso
della tenda, dietro ad Abramo. Essa rise fra sé, perché sia lei che il marito erano
molto vecchi. Sara sapeva che il tempo di aver figli era passato, e si
domandava: «Posso ancora mettermi a fare l’amore? E mio marito è vecchio anche
lui.»
Allora il Signore disse ad Abramo:
«Perché Sara ride? Pensa davvero di non poter aver figli nella sua vecchiaia? Vi
è forse qualche cosa di impossibile per il Signore? Quando tornerò da te, fra
un anno, Sara avrà un figlio!»
Per questa lettura…
…Rendiamo grazie a Dio
Isaia 56, 3-7
Uno straniero
che ha accettato il Signore non dovrebbe più dire: “Il Signore mi esclude dal
suo popolo” e un eunuco: “Sono soltanto un albero secco”. Infatti il Signore annunzia: “Se un eunuco
rispetta i miei sabati, si comporta come piace a me e rimane sempre fedele alla
mia alleanza, io gli darò un posto nel mio tempio per il suo nome. Questo sarà
meglio che avere figli e figlie, perché io renderò eterno il suo nome. Nulla
potrà cancellarlo.
“Agli stranieri che mi
hanno accettato per onorarmi, amarmi e servirmi io annunzio: Se gli stranieri
rispettano il sabato e rimangono fedeli alla mia alleanza, io li porterò sul
mio monte santo e li riempirò di gioia nella mia casa di preghiera. Accetterò
con piacere i sacrifici che mi offriranno sull’altare. La mia casa si chiamerà
Casa di preghiera per tutti i popoli.”
Per questa lettura…
…Rendiamo grazie a Dio
Marco 3, 31-35
La madre e i fratelli di
Gesù erano venuti dove egli si trovava, ma erano rimasti fuori e lo avevano
fatto chiamare. In quel momento molta gente stava seduta attorno a Gesù. Gli
dissero: “Tua madre e i tuoi fratelli sono qui fuori e ti cercano.”
Gesù rispose loro: “chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?”
Poi si
guardò attorno, e osservando la gente seduta in cerchio vicino a lui disse: “Guardate:
sono questi mia madre e i miei fratelli.
Perché, se uno fa la volontà di Dio, è mio fratello, mia sorella e mia madre.”
Per questa lettura…
…Rendiamo grazie a Dio
Ma prima che venisse la fede eravamo
tenuti rinchiusi sotto la custodia della legge, in
attesa della fede che doveva essere rivelata. Così la legge è stata come un
precettore per condurci a Cristo, affinché noi fossimo giustificati per fede.
Ma ora che la fede è venuta, non siamo più sotto
precettore; perché siete tutti figli di Dio per la fede in Cristo Gesù. Infatti voi tutti che siete stati battezzati in Cristo vi
siete rivestiti di Cristo. Non c’è qui né Giudeo né Greco;
non c’è né schiavo né libero; non c’è né maschio né femmina; perché voi tutti
siete uno in Cristo Gesù. Se siete di Cristo, siete dunque discendenza
di Abramo, eredi secondo la promessa.
Per questa lettura…
…Rendiamo grazie a Dio
Riflessione
Silenzio di riflessione
Commenti del gruppo
Commenti dei presenti
Momento
penitenziale
Se padre e madre mi abbandonano
il Signore mi accoglie (salmo 27, 10)
Preghiere
dei presenti
Colletta
Presentazione della colletta
Canto durante la colletta
Io con voi – pag. 32
Memoria della cena del Signore
Canone e frazione del pane
Il corpo: fonte di comunicazione e di amore – n. 22
Padre nostro
Scambio di pace
Pensiero
La pace cos’è? La
convivialità delle differenze, quando si mettono a sedere alla stessa tavola
persone diverse, e noi siamo chiamati a servire. Diciamolo francamente: c’è
questa convivialità delle differenze nei nostri gruppi ecclesiali?(Tonino
Bello)
Condivisione del pane e del vino
Canto durante la condivisione del pane e del vino
Ecco busso – pag. 17
Comunicazione
Comunicazioni dei presenti
Fine
Chi
ama suo padre o sua madre più di quanto ama me, non è degno di me; chi ama suo
figlio o sua figlia più di me non è degno di me (Matteo 10, 37)
Canto finale
Come è bello – pag 12
L’amore
e l’amicizia che ci siamo scambiati in questo incontro, anche nel nome di Gesù,
restino con noi nei giorni a venire.