Comunità Cristiana di Base di san Paolo – Roma
Eucarestia del 18 dicembre 2011
nascite
Canto iniziale:
Grazie alla vita – pag 26
Introduzione al tema
Letture
nascite (testo preparato dal gruppo)
in un paese dove morirò di fame o di sete
in un mondo in cui le risorse saranno equamente
distribuite
da
genitori accoglienti
da
persone che mi rifiutano
da
genitori che mi uccideranno perché femmina
fra
persone che valorizzano le differenze fra generi
non conoscerò mai i miei nonni
i
miei nonni giocheranno con me e mi insegneranno tante cose
sono
sana
sono malata dalla nascita
riempirò di gioia i miei genitori
sarò abbandonata
ce la faccio a nascere
non riesco nemmeno a vedere le luce
il mio primo pianto sarà un meraviglioso segno della
mia energia
sono su un barcone
sono in una
incubatrice
sono in una culla, il lenzuolino è ricamato a mano,
sono in una casa crollata
sono
in un campo Rom
sono
nella casa in cui è stato preparato il mio arrivo
sarò bianca
sarò colorata
studierò
lavorerò
solo per servire uomini
per realizzare il mio progetto di vita
sarò un’ emigrante ignorante e senza terra
avrò diritto al mio futuro
sfruttata
senza amore
sarò infibulata
libera
di amare
e di non amare
sarò felice di dare e ricevere piacere
giocherò
lavorerò ancora bambina
la mia immaginazione darà forma al mio mondo
avrò giochi e libri
avrò fratelli e amici
dovrò prendere il fucile
scapperò dalla guerra
vivrò in un paese dove il ripudio della guerra sia
vero e totale
lascerò la mia casa
sceglierò dove mettere radici, liberamente
dal discorso di Napoletano al convegno
Federazione delle Chiese Evangeliche
Ne
ho parlato qualche giorno fa ricevendo i nuovi cittadini; abbiamo dedicato una
speciale udienza ai nuovi cittadini, ed ho messo soprattutto l’accento su
quella che è un’autentica - non so se definirla follia - assurdità, cioè quella
dei bambini di immigrati nati in Italia che non diventano cittadini italiani.
Noi ne
abbiamo oramai centinaia di migliaia di bambini immigrati che frequentano le
nostre scuole e una quota non trascurabile è nata in Italia e nemmeno ad essi è
riconosciuto, non solo questo diritto elementare, ma anche la possibilità di
soddisfare una loro aspirazione, che dovrebbe corrispondere anche a una visione
nostra nazionale di acquisire delle giovani nuove energie in una società anche
abbastanza largamente invecchiata se non sclerotizzata.
Luca 2, 39-40 e 51-52
Quando
i genitori di Gesù ebbero fatto quanto stabilito dalla legge del Signore,
ritornarono con Gesù in Galilea, nel loro villaggio di Nazaret. Intanto il
bambino cresceva e diventava sempre più robusto. Era peno di sapienza e la benedizione di Dio
era su di lui.
…..
Gesù poi
ritornò a Nazaret con i genitori e ubbidiva loro volentieri. Sua madre
custodiva gelosamente dentro di sé il ricordo di tutti questi fatti.
Gesù
intanto cresceva, progrediva in sapienza e godeva il favore di Dio e degli
uomini.
Per queste letture…
….ringraziamo il Signore
Silenzio di riflessione
Commento del gruppo
Commenti dei presenti
Preghiere dei presenti
Presentazione della colletta
Canto durante la colletta:
Il pescatore – pag. 31
Canone e frazione del pane:
Libertà come identità - n. 44
Padre nostro
Scambio di pace
Canto durante la condivisione del pane e del vino:
Costruiamo un mondo nuovo – pag. 14
Comunicazioni dei presenti
Canto finale:
Senza documenti
(Theresia
Bothe e coro del Mojoca)
Ascoltando i miei sogni, cammino,
cerco un letto di cartone per la notte,
mi accompagna un cane randagio, e ritrovo un amico;
aspetto che la pioggia sia passata,e riparto
Non voglio ricordi, preferisco i sogni
che riscaldano la vita fino a farmi ridere;
il solvente allontana il dolore che la vita fuori mi reca
incolpandomi della mia pena.
Mi dài una carta a mio
nome?
Mi dài un documento
d'identità?
Mia madre a firmare
venir non potrà
mio padre non so se
esiste, chissà..
non chiedermi niente,
non posso pagare -
Ho solo la vita e la
mia dignità.
Ho già vissuto molti anni in questa città,
quattordici ne posso contare!
Conosco la strada, la sua brutalità,
e anche una vita di gran libertà.
Mi han detto che anche io ho il mio diritto,
che esistono leggi in mia difesa
Ma a cosa servono se non è dato
avere diritti senza un certificato?
Fe de Edad
(Theresia Bothe y Coro del Mojoca)
Escucho y
camino - mis sueños conmigo-
buscando
cartones para dormir,
me sigue mi
perro, encuentro un amigo;
y que pase
la lluvia para seguir.
No quiero
recuerdos, prefiero mis sueños
calientan la
vida y me hacen reír,
el solvente
anestesia la vida que afuera
me culpa de
cosas que me hacen sufrir.
¿Me das un
papel que tenga mi nombre?
¿Me das el
registro de mi identidad?
Mi madre no
puede venir a firmar,
no sé si mi
padre existe en verdad...
no puedes
cobrarme, no puedo pagar –
Presento la
vida y mi dignidad.
Son muchos
los años en esta ciudad,
yo tengo
catorce, ¡los pude contar!
Conozco las
calles, su brutalidad,
también una
vida de gran libertad.
Me dicen que
tengo derechos también,
que hay
leyes que velan por mi integridad,
¿cuál es su
función si afuera no existe
quien tenga
derechos sin la fe de edad?
Pape Mbengue
Presidente Yakaar
Stimato Pape,
ti preghiamo di trasmettere alla sorelle ed ai fratelli della comunità senegalese il nostro cordoglio e la nostra indignazione per quanto è accaduto a Firenze. Nell’unire il nostro dolore al vostro, vogliamo assicurarvi che non verrà meno il nostro impegno per una società accogliente, nella quale a tutte e tutti siano riconosciuti eguale dignità e pari diritti, e che presso di noi troverete sempre rispetto ed amicizia.
Con profondo sgomento vi inviamo un sincero abbraccio.
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Dr. Nazzareno Guarnirei
Presidente Federazione Romanì
Radames Gabrielli
Presidente della Federazione Rom e Sinti Insieme
Stimati amici,
quanto è avvenuto a Torino nei giorni scorsi ci ha riempito di sdegno e dolore. Sappiamo bene che si tratta di uno dei tanti episodi della persecuzione di cui le vostre popolazioni sono quotidianamente oggetto, alimentata anche da politiche e interventi delle istituzioni che noi profondamente condanniamo. Siamo consapevoli della necessità di una decisa azione per rivendicare e tutelare in ogni sede il diritto di cittadinanza delle popolazioni Rom e Sinti che vivono in Italia. Il recente pronunciamento del Consiglio di Stato che ha disconosciuto la legittimità del Piano Nomadi e delle sue applicazioni costituisce un primo piccolo ma importante passo nella giusta direzione. Per quello che ci riguarda vogliamo assicurarvi che non verrà meno il nostro impegno per una società accogliente, nella quale a tutte e tutti siano riconosciuti eguale dignità e pari diritti, e che presso di noi i fratelli e le sorelle Rom e Sinti troveranno sempre rispetto ed amicizia.
Un saluto cordiale.