Comunità Cristiana di Base di san Paolo – Roma
Eucarestia del 17 febbraio 2013
conflitti
Canto iniziale:
We shall overcome
– pag. 83
Pensiero iniziale:
Piaccia
o non piaccia le persone sono fatte anche di conflitti che producono tensione,
creano fatica ma, al contrario della violenza, gettano
ponti comunicativi.
Il conflitto si situa nell’area della relazione e
può rivelarsi un’occasione straordinaria di apprendimento
evolutivo, organizzativo, educativo. È quindi importante imparare a gestirlo,
acquisire competenze in merito alla capacità di affrontarlo e di esplicitarlo.
(da Daniele
Novara: presentazione del corso annuale "So
stare nei conflitti")
Introduzione al tema
Letture
Genesi 4, 8-12
Un giorno, mente Caino e Abele stavano
parlando insieme nei campi, Caino si scagliò contro Abele suo fratello e lo
uccise.
Il Signore chiese a Caino:
- Dov’è tuo
fratello?
- Non so, -
rispose Caino, - sono forse io il custode di mio fratello?
- Ma che
hai fatto? – riprese il Signore; - dalla terra il sangue di tuo fratello mi
chiede giustizia. Ora tu sei maledetto, respinto dalla terra bagnata dal sangue
di tuo fratello che hai ucciso. Quando la coltiverai
non ti darà più le sue ricchezze. Sarai vagabondo e fuggiasco sulla terra.
Primo libro dei re 3, 16-27
Un giorno due prostitute vennero dal
re Salomone. Una di loro disse:
- Mio signore, ascoltami, ti prego. Io abito insieme con questa donna e ho partorito mentre lei era in casa. Tre giorni dopo, anche lei
ha avuto un bambino. Eravamo sole in casa, non c’era
proprio nessun altro. Una notte il bimbo di questa donna è morto perché lei gli
si è sdraiata sopra nel sonno. Nel cuore della notte, mentre dormivo, lei si è
alzata. E’ venuta a
prendere mio figlio, che tenevo vicino a me, e l’ha portato a dormire con sé.
Nel mio letto ha lasciato il bambino morto. Al mattino, quando mi sono alzata per
allattare mio figlio, mi sono accorta che era morto. Poi ho guardato più
attentamente e ho visto che non era il bambino che avevo partorito io.
Ma l’altra donna esclamò:
- Non è vero! Il bambino vivo è il
mio, il tuo è quello morto!
La prima rispose:
- No! E’ morto il
tuo, quello vivo è il mio!
Le due donne si misero a litigare
davanti al re. Allora il re disse:
- Dunque: una di voi dice che il bambino vivo è suo figlio, l’altra sostiene il
contrario!
Mandò a prendere
una spada e ordinò:
- Tagliate in due il bambino vivo e
datene metà a ciascuna.
La prima donna si sentì gelare il
sangue, perché il bambino vivo era il suo, e gridò:
- Ti prego,
signore, da’ pure a lei il bambino, ma non farlo uccidere!
L’altra invece rispose:
- No, non darlo né a me né a lei.
Fallo tagliare in due!
A questo punto il re pronunziò il
suo giudizio:
- Non uccidete il bambino. Datelo
alla prima donna: è lei la madre!
Matteo 10, 34-37
“Non pensate che io sia venuto a
portare pace nel mondo: io son venuto a portare non
la pace, ma la discordia. Infatti sono venuto a
separare:
il figlio dal padre,
la figlia dalla madre,
la nuora dalla suocera.
E ognuno avrà nemici
anche nella propria famiglia.
“Perché chi
ama suo padre o sua madre più di quanto ama me, non è degno di me; chi ama suo
figlio o sua figlia più di me, non è degno di me.
Per queste letture…
….ringraziamo il Signore
Silenzio di riflessione
Commento del gruppo
Commenti dei presenti
Preghiere dei presenti
Presentazione della colletta
Canto durante la colletta:
Non maledite – pag. 52
Canone e frazione del pane:
Il tempo delle scelte – n. 57
Padre nostro
Scambio di pace
La preghiera non ha
bisogno di parole, anzi, a volte ne ha fastidio, perché le parole appartengono
al nostro vocabolario ambiguo. La preghiera ha il suo atto culmine nel silenzio
(da Ernesto Balducci: “Pensieri per un anno”).
Canto durante la condivisione del pane e del vino:
Il pescatore – pag. 31
Comunicazioni dei presenti
Canto finale:
Come è bello - pag.
12