Comunità di san Paolo, Roma - Eucarestia del 1 febbraio 2009
Amare Dio è amare il prossimo: testimoniare verità
Inizio
Canto iniziale
Molti si domandano perché pag. 47
Ascolto
Introduzione al tema
Letture
Una delle cose che rendono il conflitto israelo-palestinese particolarmente grave, è il fatto che esso sia essenzialmente un conflitto fra due vittime. Due vittime dello stesso oppressore. L’Europa, che ha colonizzato il mondo arabo, l’ha sfruttato, umiliato, ne ha calpestato la cultura, che l’ha controllato e usato come base d’imperialismo, è la stessa Europa che ha discriminato, perseguitato, dato la caccia e infine sterminato in massa gli ebrei perpetrando un genocidio senza precedenti.
È necessario individuare il legame tra ciò che è successo agli ebrei durante la Seconda guerra mondiale e la catastrofe che vive il popolo palestinese: ma non ci si può limitare a farlo in modo retorico o come argomento per limitare il reale significato dell’Olocausto o della tragedia del 1948. L’uno e l’altro non sono equivalenti, ma né l’uno né l’altro giustificano la violenza attuale, né tantomeno devono essere minimizzati.
Ci sono già abbastanza sofferenze e ingiustizie per tutti…. l’unica maniera di uscire dalla spirale senza fine della violenza e della disumanizzazione è ammettere la totalità e l’universalità dell’esperienza dell’altro, allo scopo di trovare i mezzi per vivere insieme.
Da Geremia 9, 1-2 e 23, 25-26
Vorrei trovare un rifugio nel deserto,
per abbandonare il mio popolo
e fuggire lontano da lui.
Sono tutti infedeli al Signore,
una massa di traditori.
Sono sempre pronti a mentire,
favoriscono la menzogna,
non lasciano regnare la verità nella nostra terra
….
“Ho sentito quel che dicono i profeti quando pretendono di parlare a nome mio e annunziano menzogne. Essi dicono: “Ho avuto un sogno! Ho avuto una visione!” per quanto tempo andrà avanti così? Che cos’hanno in mente questi profeti quando annunziano cose false, quando raccontano le fantasie che si sono inventate?”
Da Siracide 4, 23-28
Quando è necessario farlo, non tacere,
perché la sapienza si manifesta quando parli
e l’educazione ricevuta quando prendi posizione.
Non metterti contro la verità e riconosci i tuoi limiti;
non vergognarti di ammettere i tuoi torti
sarebbe come andare contro corrente.
Conserva la tua indipendenza di fronte agli stupidi,
non lasciarti influenzare da chi ha il potere.
Lotta per la verità fino alla morte
Dio, il tuo signore, lotterà con te.
Dalla seconda lettera di Giovanni 3-5
Grazia, misericordia e pace saranno con noi, come doni di Dio padre e da parte di Gesù, Figlio del padre e si manifesteranno nella verità e nell’amore
Mi ha fatto molto piacere trovare fra i vostri figli alcuni che vivono nella verità come il Padre ci ha ordinato. E ora vi prego: mettiamo in pratica l’amore fraterno. Non vi scrivo un comandamento nuovo, ma quello che abbiamo ricevuto fin da principio.
Dalla prima lettera di Paolo ai Corinti 13, 4-6
Chi ama è paziente e generoso.
Chi ama non è invidioso non si vanta non si gonfia d’orgoglio.
Chi ama è rispettoso non cerca il proprio interesse non cede alla collera dimentica i torti.
Chi ama non gode dell’ingiustizia la verità è la sua gioia.
Dal Vangelo di Matteo 5, 37
Semplicemente, dite sì e no: tutto il resto viene dal diavolo
Per queste letture
Rendiamo grazie a Dio
Riflessione
Silenzio di riflessione
Commenti del gruppo
Commenti della comunità
Preghiera penitenziale
Il coraggio del perdono (Alì Amin)
Signore,
non lasciare che io diventi
vittima dell’orgoglio
quando vinco,
o della delusione
quando fallisco.
Signore,
fammi capire
che l’essere disposto a perdonare
è uno dei più grandi segni di forza;
che il desiderio di vendetta
è una delle manifestazioni
della debolezza.
Signore,
se ho ferito il mio prossimo,
dammi il coraggio di chiedere scusa;
se qualcuno mi ha fatto del male,
dammi il coraggio del perdono.
Signore,
se mi dimentico di Te,
Tu non scordarti di me!
Colletta
Presentazione della colletta
Canto durante la colletta
Hanno preso un uomo pag. 29
Memoria della cena del Signore
Canone e frazione del pane
Salam-Shalom nella giustizia n° 30
Padre nostro
Scambio di pace
Antifona prima della Comunione
Da Martin Buber “La pace è l’archetipo della vita” 1953
“A dar vita al dialogo sono chiamati coloro i quali per loro natura lottano contro tutto ciò che è inumano. Un dialogo autentico, in cui ognuno accetta l’esistenza dell’altro anche se si contrappone alla propria; la diversità è un elemento costitutivo della vita e non deve essere cancellata dal mondo”
Condivisione del pane e del vino
Canto durante la condivisione del pane e del vino
Auschwitz pag. 5
Comunicazione
Comunicazioni dei presenti
Canto finale
Non voglio più avere da voi… pag. 53